Il profilo biografico

Aldo La Capra nasce a Potenza il 30 Marzo del 1925 in una famiglia borghese di origini aviglianesi; nel capoluogo lucano compie gli studi classici e si avvia, sulla scia familiare, verso un'attività professionale nel ramo assicurativo.
Il nonno, Angelo Raffaele, nel 1913 aveva impiantato, a Potenza, la prima agenzia lucana dell'INA, Istituto Nazionale delle Assicurazioni. Il lavoro di assicuratore durerà pochi anni e ben presto si impegna, come assessore del Comune di Potenza, alle problematiche agricole del territorio comunale.
Negli anni '60 è impegnato nel Progetto Avigliano, un progetto di sviluppo di comunità avviato dalla Esso Standard Italiana per le aree rurali dell'aviglianese, all'interno del quale si occupa di istruzione professionale ed assistenza sociale destinata ad agricoltori e contadini, in un momento di estrema difficoltà e di abbandono delle campagne.
Alla fotografia si avvicina in questi anni, dapprima come semplice documentazione del lavoro svolto, ben presto come ricerca e studio delle realtà che andava conoscendo.
Diventa fotografo professionista dal 1964 iniziando a svolgere un attento lavoro di ricerca all'interno del territorio lucano. Nel 1968 pubblica il suo primo libro "Lucania 1". Successivamente cura la pubblicazione di un libro di poesie, significativo già nel titolo "L'assenza imposta" dove, nella breve premessa, si coglie il nocciolo di quello che diventerà il suo progetto culturale per la Basilicata e dove le prime 22 nitide immagini fotografiche focalizzano l'attenzione verso un mondo meridionale non manipolato, ma semplicemente documentato.
In questi anni avvia una stretta collaborazione con la Soprintendenza archeologica, per conto della quale cura la formazione e la creazione di un laboratorio fotografico; inizia in questi anni la sua più densa attività di fotografo professionista, collaboratore di Soprintendenze archeologiche e dei monumenti della Basilicata, appena istituite, e ne rappresenta il punto di riferimento per la tutela e la conservazione di siti, monumenti, aree archeologiche a lui soltanto già note ed in parte documentate nell'archivio che stava costruendo.
Alla fine degli anni '60 partecipa ad iniziative promozionali e culturali destinate ai numerosi emigranti e cittadini lucani all'estero svolgendo missioni a New York ed a Zurigo, con le delegazioni ufficiali lucane.
Negli anni '70 lavora intensamente a progetti di valorizzazione e divulgazione della Regione documentando i volumi della XVII e XIX Festa della Montagna e curando il suo primo volume di fotografie Lucania 1 che costituisce una prima sintesi del lavoro documentario fino ad allora svolto.
Alla metà degli anni '70 inizia la sperimentazione della fotografia aerea divenendo ben presto uno dei maggiori specialisti del settore; celebri diventeranno alcune immagini all'infrarosso di Metaponto o di Cuma.
Sono gli anni più ricchi e proficui sul piano professionale: diventa collaboratore specializzato di numerose Soprintendenze ed Università da Torino, a Reggio Calabria, da Napoli a Lecce e Bari.
Nel mondo della fotografia, diventa collaboratore dell' enciclopedia Pratica della Fotografia edita dalla Edipem ed è invitato a mostre collettive a Milano, Roma, mentre personali vengono allestite a Roma, Potenza, Matera, Cava dei Tirreni, Gravina.
La sua attività di pubblicista inizia alla fine degli anni '60 con le prime collaborazioni al Mattino, al Nuovo Mezzogiorno, al Tempo, a Tuttitalia, ad Itinerari della Buona Tavola; collabora a lungo ed intensamente con il settimanale Cronache di Potenza che ha costituito, per molti anni, tra gli anni '70 e '80 un'esperienza autonoma dell'informazione nella città capoluogo.
Alla grafica ed all'editing si dedica negli anni '80 curando l'impianto di depliant, manifesti, calendari, ma in particolare il progetto grafico di numerose edizioni uscite dai tipi della Buona Stampa di Napoli, il cui sodalizio, iniziato negli anni '70, ha visto prodotti di alta qualità editoriale, la cui grafica accurata, anch'essa fortemente disegnativa, appare quasi come l'altra forma espressiva, strettamente legata alla forma fotografica; le copertine e la grafica di quegli anni trovano facili e quasi scontati riscontri nella ricerca della grafica fotografica.

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